venerdì 12 gennaio 2018

Torino, via ad aprile al cantiere dell'Eataly dell'ecologia, dedicata a vestiti e mobili "verdi"

Apre ad aprile il cantiere di Green Pea, il “pisello verde”, la nuova avventura di Oscar Farinetti, inventore di Eataly: un superstore della sostenibilità, dove invece che cibo “buono, pulito e giusto” si venderà abbigliamento con tessuti derivati da coltivazioni ecocompatibili,
cosmetici bio, arredi senza colle sintetiche e costruiti con materiali che preservino l’ambiente. E ancora giocattoli, mezzi di trasporto dalle bici a (forse) le autoelettriche. Se ne parla da tempo  (il marchio Green Pea è registrato da anni) ma adesso ci sono le date: “Sì - spiega  Farinetti – ad aprile apriremo il cantiere per essere pronti ad inaugurare nell’autunno del 2019”.
Il primo Green Pea nascerà a Torino (“la città dove si inventa tutto in Italia”) proprio a fianco del  primo store di Eataly inaugurato undici anni fa nell’ex sede della Carpano a due passi dal Lingotto.   E sarà un edificio costruito ex novo dove adesso sono i parcheggi del supermercato del “cibo giusto”.   
“Un immobile a sostenibilità energetica totale – aggiunge Farinetti - stiamo collaborando con l’Università di Torino per la scelta degli alberi e dei legni che useremo. Sarà un edificio vivo, in relazione con i clienti: si produrrà energia camminando. E’ un progetto complesso e costoso (si parla di una cinquantina di milioni di investimento ndr) e per questo c’è stato qualche ritardo. Ma adesso partiamo”.
 
L’idea come per Eataly, se funzionerà il negozio torinese, è di riprodurne poi il modello in decine di altre sedi. “Dietro l’angolo – spiega Farinetti - c’è il tema del rispetto. Il nostro obiettivo sarà costruire e vendere beni durevoli con un nuovo rapporto con l’acqua, la terra e l’aria. E con noi stessi. Sono due anni che studio il settore dell’abbigliamento. E vedo che c’è un grande lavoro da fare nel campo della sostenibilità e del rispetto”. Chi saranno i clienti interessati a questo storia? “Nei prossimi anni molte persone che oggi bevono vino nato da una terra non  uccisa dalla chimica e mangiano carne di animali allevati con rispetto appunto, saranno felici di aver mobili e abiti nati senza danneggiare il pianeta. Il nuovo grande target poetico del mondo in cui stiamo entrando è durare”.  

Quanto a Eataly Farinetti annuncia: "Lì, come si sa io mi sono rottamato, non c'entro più. Hanno tutto in mano Andrea Guerra e i miei figli che in questi giorni sono in Cina a scegliere il partner con  cui sbarcheremo in Estremo Oriente. E' il nuovo grande passo dopo lì'apertura torinese del 2007 e lo sbarco in Usa nel 2010". Quegli States dove, dopo New York con due store, Chicago, Boston e Los Angeles, Eataly sta per aprire anche a Las Vegas (a ottobre) e poi a San Francisco, Miami e Dallas.      

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